Cenacolo

Il Circolo della Giumenta Imbalsamata ha come scopo la promozione e la diffusione della conoscenza della “bassa” e della alta cultura equestre, che in Italia sono state colpevolmente lasciate decadere e che sono state sostituite dalle nuove mode lalliste provenienti dall'estero.

I componenti del “Circolo” condividono amore e rispetto per il cavallo, la base comune a tutti i veri cavalieri di tutti i luoghi e di ogni tempo.

Il “Circolo” è a numero chiuso, si accede per esplicito invito del Direttorio o per richiesta di adesione da parte dell'interessato che è valutata ed – eventualmente – accettata.

I Partecipanti al cenacolo danno il loro contributo in forma libera, gratuita e volontaria, lo scopo è favorire la diffusione culturale e migliorare le conoscenze del “pubblico pagante” del web che può chiedere spiegazioni e domandare di trattare argomenti specifici seguendo modalità offerte a parte.

Col tempo - speriamo - che si formerà un archivio ben delineato quale punto di riferimento dove - chi vuole - potrà accedere facilmente a temi specifici di suo interesse.

Tenteremo – da un lato - di riesumare la cultura dei carrettieri, dei cavallari, degli uomini di cavallo di un tempo e – dall'altro lato - di diffondere il pensiero dei Grandi Cavallerizzi da Xenophon a Oliveira.

Tutto questo dibattendo temi specifici affrontati da diversi punti di vista, infatti, i componenti del cenacolo sono di differenti orientamenti equestri ma tutti avranno pari dignità di espressione a patto che seguano le poche semplici norme che andiamo ad esporre, queste:

si affronta un argomento alla volta.
Mai andare O.T.
Il tema, una volta sviluppato, va sintetizzato, concluso e archiviato.
Assolutamente vietati gli attacchi personali e le provocazioni.
Chi devia da queste semplicissime regole viene cacciato immediatamente a calci in culo.

giovedì 10 novembre 2016

La voce 9

posto un video in cui si vede bene un grande uso della voce applicato al cavallo



video a mio parere interessante e bello, testimone di un mondo che è in gran parte scomparso con tutte le sue tradizioni (un peccato).

È la prova che i cavalli capiscono perfettamente gli aiuti vocali e vi obbediscono diligentemente.

Anche in questo video ci sono animali al lavoro, per la precisione buoi.
Anche con loro la voce funziona, tant'è che il contadino che li conduce ne fa largo uso.




E qui un simpatico border collie, che pure ha imparato ad associare diversi oggetti al loro nome.
https://www.youtube.com/watch?v=Y2kEwTxXTzY(il linco è sbagliato!)

Il fatto che si possono condurre buoi, cavalli e cani allo stesso modo è a mio avviso indizio del fatto che non siamo nel campo dell'equitazione ma, in genere, dell'ammaestramento indistinto degli animali. Sicuramente si può fare pure con la scimmia, il delfino, il maiale, l'elefante ecc..

E allora. Se la voce funziona (e abbiamo visto che funziona) come mai Klimke ci dice di usarla, sì, all'inizio e poi di sostituirla con altri aiuti? Solo perché se tutti la usano poi viene fuori una confusione bestiale? Io non credo...