(puledro alla corda ndr)
L'uomo a terra con la corda
indica con la frusta nella direzione della grippa del cavallo. Egli è
pronto a toccarlo leggermente sull'anca con la pioggia e a sostenerlo
a vice con un comando di “avanti” per infondergli coraggio,
nel caso dovesse inciampare nel passo. …
(puledro
in doma a sella ndr)
Tutto
il comportamento del cavaliere nel corso della doma è rivolto al
fatto di adeguarsi al movimento del cavallo. Il cavaliere non prende
l'iniziativa con i suoi aiuti, in quanto il cavallo non li conosce,
ma attende e regola la cadenza con il frustino e la voce; il frustino
va tenuto appoggiato contro la spalla. L'uso della voce deve essere
ben dosato. Un chiacchiericcio continuo con il cavallo non solo è
inutile
ma può addirittura essere dannoso;
il cavallo memorizza comandi e parole concise. Un flusso di parole
rende il puledro insicuro
e non è assolutamente compreso. … quando il puledro si è calmato
e rilassato passeremo il programma di addestramento sull'obbedienza
agli aiuti direzionali del cavaliere in dirittura. Per fare questo si
fanno aderire bene le gambe al costato con l'incentivo di un leggero
colpo di frustino e il sostegno della voce. Se il cavallo reagisce
viene immediatamente premiato. Se non reagisce dobbiamo rafforzare
gli aiuti. Con la ripetizione continuata della combinazione
gamba-frustino-voce cerchiamo di indurre il giovane cavallo ad
aumentare il movimento in avanti da solo, limitandoci esclusivamente
a una pressione della gamba sul costato diminuendo
progressivamente l'uso della voce e del frustino per inserirli
nuovamente solo nel caso in cui il puledro non risponda alla gamba.
Reriner
Klinke, l'addestramento del puledro, GEA 1990, Milano