Cenacolo

Il Circolo della Giumenta Imbalsamata ha come scopo la promozione e la diffusione della conoscenza della “bassa” e della alta cultura equestre, che in Italia sono state colpevolmente lasciate decadere e che sono state sostituite dalle nuove mode lalliste provenienti dall'estero.

I componenti del “Circolo” condividono amore e rispetto per il cavallo, la base comune a tutti i veri cavalieri di tutti i luoghi e di ogni tempo.

Il “Circolo” è a numero chiuso, si accede per esplicito invito del Direttorio o per richiesta di adesione da parte dell'interessato che è valutata ed – eventualmente – accettata.

I Partecipanti al cenacolo danno il loro contributo in forma libera, gratuita e volontaria, lo scopo è favorire la diffusione culturale e migliorare le conoscenze del “pubblico pagante” del web che può chiedere spiegazioni e domandare di trattare argomenti specifici seguendo modalità offerte a parte.

Col tempo - speriamo - che si formerà un archivio ben delineato quale punto di riferimento dove - chi vuole - potrà accedere facilmente a temi specifici di suo interesse.

Tenteremo – da un lato - di riesumare la cultura dei carrettieri, dei cavallari, degli uomini di cavallo di un tempo e – dall'altro lato - di diffondere il pensiero dei Grandi Cavallerizzi da Xenophon a Oliveira.

Tutto questo dibattendo temi specifici affrontati da diversi punti di vista, infatti, i componenti del cenacolo sono di differenti orientamenti equestri ma tutti avranno pari dignità di espressione a patto che seguano le poche semplici norme che andiamo ad esporre, queste:

si affronta un argomento alla volta.
Mai andare O.T.
Il tema, una volta sviluppato, va sintetizzato, concluso e archiviato.
Assolutamente vietati gli attacchi personali e le provocazioni.
Chi devia da queste semplicissime regole viene cacciato immediatamente a calci in culo.

domenica 6 novembre 2016

La voce 2.

Ricordo che, a seconda delle regioni, addirittura delle famiglie, noi carrettieri e cavallari avevamo una lingua "personalizzata" con la quale comunicavamo coi nostri cavalli.